Il convento con l’annessa chiesa di Sant’Antonio Abate o del Tau (dalla T greca di smalto azzurro che i religiosi portavano cucita sulla tunica e sul mantello in ricordo della testa del bastone al quale il santo era solito appoggiarsi), venne fondato alla metà del Trecento per volontà di Fra Giovanni Guidotti, nel territorio parrocchiale di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia.
La chiesa è dedicata a Sant’Antonio Abate, il santo che normalmente viene raffigurato con un bastone a forma di T e un maialino ai suoi piedi, protettore degli animali e patrono di tutte le attività rurali.
La chiesa è caratterizzata da un’unica navata suddivisa in tre campate con volta a crociera e presenta un presbiterio sopraelevato. Custodisce un interessante ciclo di affreschi, databile al 1372 e opera del fiorentino Niccolò di Tommaso, che si servì della collaborazione del pistoiese Antonio Vite. Raffigura storie tratte dal Vecchio Testamento, dal Nuovo Testamento e dalla vita di Sant’Antonio Abate.
La chiesa ospita alcune opere dello scultore Marino Marini come Il Miracolo (1953-54), Il Cavaliere (1956-57), Il grande grido (1962), La Composizione di elementi (1964-65), Una forma in un’idea (1964-65), oltre a sette piccole sculture. L’attiguo Palazzo del Tau dal 1990 ospita la Fondazione Marino Marini, attualmente chiusa.
L’ex chiesa del Tau appartiene al Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei della Toscana.