Con IN FABULA. Capolavori restaurati della collezione Bigongiari, a cura di Monica Preti e Alessio Bertini e con la consulenza letteraria di Paolo Fabrizio Iacuzzi dal 18 giugno al 25 settembre 2022 nella sede dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia Musei offre al pubblico uno spaccato esemplare della pittura fiorentina del Seicento.
Il progetto è incentrato su un nucleo di dipinti appena restaurati della collezione di Piero Bigongiari(1914-1997), noto poeta e letterato che nell’arco di quarant’anni aveva riunito una raccolta di quadri del Seicento fiorentino, straordinari per qualità, importanza degli artisti, interesse dei temi iconografici raffigurati e rilevanza delle committenze.
Per volontà di Elena Bigongiari, moglie di Piero, la collezione nel 2004 venne acquisita dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, oggi Intesa Sanpaolo, per la propria sede dell’Antico Palazzo dei Vescovi, grazie a un’azione di mecenatismo illuminato e lungimirante. Intesa Sanpaolo nel 2019 ha affidato a Pistoia Musei la conservazione e la valorizzazione dell’intera collezione, salvaguardando il profondo legame del poeta con la città dove risiedette tra il 1925 e il 1937.
Si deve anche agli scritti di Piero Bigongiari, oltre a quelli fondamentali di Mina Gregori, la rivalutazione della pittura fiorentina seicentesca, a lungo considerata un decadente epilogo del Rinascimento, ma che fu invece un momento di grande valore e raffinatezza, influenzato dalla nascita del genere musicale del melodramma e dai nuovi orizzonti di conoscenza inaugurati da Galileo Galilei.
I restauri delle dieci opere, realizzati da Intesa Sanpaolo e basati su attente indagini diagnostiche fotografiche, hanno prodotto impensati risultati di carattere storico-artistico, come la messa in luce di firme di artista e di date che documentano l’esecuzione dei dipinti (Fidani, Silvio, Dorinda e Linco; Bilivert, Maddalena al sepolcro).
IN FABULA, articolata negli spazi museali del piano terra e del primo piano dell’Antico Palazzo dei Vescovi, consente di riscoprire i dieci dipinti restaurati, gli elementi di novità emersi durante i restauri e il legame tra le opere e il collezionista.
Assieme ai dipinti, la mostra accoglie le testimonianze generate nel corso delle attività partecipative organizzate a Pistoia nel periodo precedente all’esposizione.
Il percorso espositivo è scandito in nove sale. Le prime tre sono dedicate alla campagna di restauro condotta da Intesa Sanpaolo e alla collezione di Piero ed Elena Bigongiari. Accanto a fotografie, testi e video, qui troviamo anche due opere di Francesco Furini: Maghe temprano la spada di un cavaliere e Matrimonio della Vergine.
Le sale successive offrono il racconto degli incontri tra le opere e i sei gruppi coinvolti nel progetto partecipativo, invitati a rileggere e reinterpretare i dipinti in mostra con l’obiettivo di restituire significati, suggestioni, letture e nuovi racconti.
I lettori delle biblioteche pistoiesi si sono confrontati con Giulia riceve la veste insanguinata di Pompeodi Felice Ficherelli mettendo in relazione le suggestioni ricevute dal dipinto e dalla storia rappresentata con brani tratti da romanzi e testi poetici.
Nella sala che ospita Sant’Agata visitata in carcere da San Pietro di Giovanni Martinelli viene esposta una fotografia di George Tatge che ritrae la tela all’interno della Casa Circondariale di Pistoia e che suggella simbolicamente l’avvio della collaborazione tra Pistoia Musei e l’istituto detentivo.
Gli studenti del Liceo Artistico Policarpo Petrocchi espongono una serie di schizzi realizzati nel corso di una sessione di studio davanti ai dipinti di Simone Pignoni Davide e Abigail e di Francesco FuriniAgar e l’angelo, che invitano i visitatori a utilizzare essi stessi lo strumento del disegno in mostra.
L’opera di Giovanni Bilivert Teti consegna le armi ad Achille è stata lo spunto per una tavola rotonda dedicata al tema della formazione condotta dalla ricercatrice Anna Chiara Cimoli, documentata in un video diretto da Giulia Del Piero proiettato nella sala.
Silvio, Dorinda e Linco di Orazio Fidani e Maddalena al sepolcro confortata dagli angeli di Giovanni Bilivert sono i due dipinti protagonisti dell’attività di un gruppo di partecipanti al progetto “Il piacere dell’arte”, promosso da Pistoia Musei e dedicato alle persone con Alzheimer e ai loro famigliari e caregiver, autori per la mostra di due componimenti poetici ispirati dalla visione dei dipinti.
Nell’ultima sala Eco e Narciso di Orazio Fidani chiude il percorso espositivo con un’allegoria dedicata al rapporto tra voce e immagine. La relazione ha ispirato la scelta di diffondere nella stanza le parole delpersonale di Pistoia Musei e di Fondazione Caript dedicate alle sensazioni prodotte dalla visione dell’opera. Le loro voci registrate sono montate in un intervento sonoro a cura di Radio Papesse in collaborazione con il sound artist Stefano De Ponti.